Cronaca e Politica, Politica nazionale

Vitalizi, sentenza d’appello del Senato

Il Presidente dell’Associazione degli ex Parlamentari, Antonello Falomi (foto), ha immediatamente commentato l’annuncio della sentenza d’appello da parte del Consiglio di Garanzia del Senato sulla  legittimità della delibera 6/2018 sul ricalcolo retroattivo dei vitalizi con un comunicato in cui si valutano i due aspetti del provvedimento e che riportiamo qui di seguito nella versione diramata dall’Agenzia AGI:

Vitalizi:Falomi, Senato su ricalcolo retroattivo direzione giusta =

AGI0899 3 POL 0 R01 / Vitalizi: Falomi, Senato su ricalcolo retroattivo direzione giusta = (AGI) – Roma, 22 dic. – La Sentenza d’Appello del Senato sul ricalcolo retroattivo dei Vitalizi segna “un passo indietro e un passo avanti, ma qualcosa si è finalmente mosso nella giusta direzione” e “Per ora possiamo dire che si comincia finalmente a fare giustizia”. Lo sostiene Antonello FalomiPresidente Associazione ex Parlamentari, che premette: “Quando, oltre al dispositivo, conosceremo le motivazioni della sentenza della Commissione di garanzia del Senato, potremo esprimere un giudizio più meditato”. La sentenza ha deciso di “rinviare alla Consulta la questione di legittimità del provvedimento e ha introdotto un criterio di ricalcolo meno irragionevole di quello previsto finora che produrrà una generale e certa mitigazione sugli assegni attualmente percepiti dagli ex-senatori”.

“Si tratta – ribadisce Falomi – di un passo indietro rispetto alla limpidezza e alla nettezza della decisione di primo grado della Commissione Contenziosa e di un passo avanti perchè introduce nella delibera del Consiglio di Presidenza del Senato , analogamente a quanto deliberato alla Camera, una correzione importante nel meccanismo di ricalcolo. Tuttavia, apprezziamo, innanzitutto, la scelta fatta dei giudici, di tenere aperti i dubbi di fondo, sulla costituzionalità del provvedimento di ricalcolo, rimettendo alla Corte Costituzionale le valutazioni sulla legittimità degli strumenti e delle procedure usate per disciplinare il trattamento previdenziale degli ex parlamentari”.

“In secondo luogo, particolarmente significativa – aggiunge Falomi – è stata la decisione della Commissione di garanzia del Senato di cancellare la stortura più evidente dell’applicazione retroattiva ai Vitalizi parlamentari di un sedicente metodo contributivo. Per produrre un taglio il più punitivo e il più pesante possibile si era arrivati ad attribuire agli ex parlamentari la stessa aspettativa di vita che avevano al momento della cessazione del mandato. Una assurdità denunciata da tutti gli esperti di diritto previdenziale, auditi dal Senato, e che arrivava al paradosso di assegnare a persone di 80 anni e più, una aspettativa di vita superiore a trent’anni”.

Per Falomi “Risulta, invece, del tutto incomprensibile la decisione di rinviare a dopo le decisioni della Corte la corresponsione degli arretrati conseguenti alla cancellazione della norma sull’età anagrafica visto che sulla illegittimità di tale disposizione il giudizio è definitivo e su di essa non vi è stato alcun rinvio alla Corte. A nome dell’Associazione, ringrazio i legali che con il loro prezioso lavoro hanno assistito gli oltre 700 senatori che hanno presentato ricorso”.

“Il nostro auspicio è che, a questo punto, dopo l’analoga sentenza del Consiglio di giurisdizione, si eviti, alla Camera dei deputati, di trascinare le cose impugnando in secondo grado la decisione dell’organo di primo grado”, sottolinea Falomi.

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