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Autonomia differenziata:nel silenzio continua l’iter.Sud sempre più solo

Editoriale di Daniela Piesco co-direttore Radici 

Immaginate per un attimo di partecipare ad una gara di 100 metri e che mentre state per partire vi si avvicinano i giudici di gara e vi dicono “attenzione tu devi partire 20 metri più dietro degli altri concorrenti”;inoltre il giudice di gara poi vi spiega che dovete togliere una scarpa e dovete correre con una scarpa si è una scarpa no . Ecco questa è l’autonomia differenziata .

Ne ritorno a parlare perché mi pare che i media nazionali nascondano il fatto che dopo l’approvazione in senato,la stessa,procede spedita alla camera.Tant’ è vero che l’approvazione definitiva potrebbe arrivare già prima delle elezioni europee . Sarebbe l’approvazione in prima lettura poi dovrebbe esserci quella in seconda lettura e se quest’ ultima non dovesse raggiungere i 2/3 del parlamento bisognerà poi attendere il referendum confermativo da parte dei cittadini .

In sintesi si può affermare che entro 1anno e mezzo l’ autonomia differenziata potrebbe essere licenziata con l’ effetto di consacrare una competizione tra le regioni .

Una competizione però falsata perché ci sarebbero una serie di regioni che partirebbero avvantaggiate e altre che competerebbero partendo venti metri più indietro con una scarpa si e una no.Mi riferisco ovviamente alle regioni meridionali .

Difatti,per garantire un sano confronto,il governo dovrebbe stanziare 100 miliardi per il mezzogiorno per raggiungere i livelli essenziali delle prestazioni .

Perché? Perché attualmente le regioni meridionali non hanno questo livello essenziale delle prestazioni .

Perché? Per due motivi: 1) negli ultimi sessant’anni il governo ha sistematicamente investito meno al sud che al nord in infrastrutture, sanità,scuola, informazione e aziende(anche per colpa della politica secessionista della lega) 2) la gestione meridionale da parte di alcuni politici è stata truffaldina e sbagliata al punto tale da far naufragare le speranze di sviluppo del Mezzogiorno .

Ora voi direte ancora una volta questo mezzogiorno piagnone non si prende le proprie responsabilità.Non è esattamente così.E voi correreste una gara dove il vostro avversario ha venti metri di vantaggio?Gareggereste con una scarpa si e una no?

Nel silenzio più totale si sta approvando una legge che non farà altro che sprofondare il sud e consentire alle regioni del nord ,come è giusto che sia sotto altri aspetti,di spiccare il volo verso l’ Europa.

Chi aiuterà il mezzogiorno?Chi garantirà le prestazioni sanitarie?Chi garantirà la scuola? Chi garantirà la formazione e l’ università al sud?

Nessuno perché i soldi non ci sono . Mancano i famosi 100 miliardi .

Che cosa possiamo fare? Chiedere conto di questa normativa ai politici che ci governano e nelle more augurarsi che ci sia il referendum confermativo. Ma soprattutto che ,alle urne, i meridionali si facciano sentire .

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