Spazi tematici

Intervista all’Avvocato Antonio Castiello Console italiano del Kirghizistan 

Il lavoro diplomatico oggi del Console italiano all’estero.
Il ruolo del Console italiano all’estero è delicato e complesso, perché la sua attività abbraccia un ampio spettro di azione: il Console deve farsi lettore ed interprete della realtà con cui si interfaccia e dei fenomeni socio-culturali che si presentano, ne deve  saper cogliere l’essenza e le esigenze, adoperandosi per garantire al Paese di cui è rappresentante e portavoce la soddisfazione delle istanze che da esso provengono. Inoltre il lavoro diplomatico, basato sulla rete delle relazione internazionali che il Console riesce a creare e a coltivare, presuppone un’attenta analisi del mondo che cambia e un efficace intervento nell’ambito di questa evoluzione, per cui nell’ottica della globalizzazione che avanza sempre più,  il Console diventa anche elemento di unione tra popoli lontani, che crea legami tra culture e tradizioni differenti, rendendosi anche promotore di pace.
Quali risultati ha ottenuto col Suo consolato?
Nell’ottica della cooperazione internazionale tra l’Italia ed il Kirghizistan, il Consolato ha alacremente lavorato per creare sinergie e scambi culturali, siglando o favorendo la firma di diversi protocolli di intesa con Enti ed istituzioni culturali. Ad esempio, l’intenso lavoro di cooperazione e di scambio culturale intrapreso dal consolato ha permesso la firma di un protocollo d’ intesa tra il Conservatorio di Benevento ed il Conservatorio di Bishkek; il consolato ha inoltre sottoscritto un protocollo con le ACLI di Napoli per consentire ai cittadini kirghizi di poter usufruire dei servizi (anche di sostegno alimentare) forniti dalle ACLI; è stato, inoltre, sottoscritto un protocollo di intesa con la scuola napoletana Leonardo da Vinci per dare opportunità di formazione nel settore tessile ai kirghizi presenti sul territorio ed ancora, non per ultimo, grazie all’opera di intermediazione del Consolato, si è ottenuta la sottoscrizione di un protocollo d’intesa anche tra la Facoltà di Architettura dell’Università Federico II di Napoli ed il Politecnico Razzakov di Bishkek, nonché ulteriori protocolli di pari valore.
Il made in Italy in Kirzikistan, le esportazioni e la tutela dello stesso.
Il Kirghizistan è un Paese emergente che vede l’Italia quale luogo di riferimento per l’accrescimento economico e non solo. Esso, strategicamente situato lungo la via della seta, è orientato verso tutti i mercati internazionali, particolarmente verso il mercato europeo, ponendo il know how italiano, però,  in vetta agli obiettivi da perseguire in un immediato futuro. L’industria manufatturiera è particolarmente attratta dal brand italiano e si propone di diventare sempre più competitiva proprio attingendo alle risorse italiane, alle competenze e alle capacità che hanno sempre contraddistinto il nostro Paese, rendendolo un emblema di stile e di eccellenza in tutto il mondo. E’ del tutto evidente che la tutela dei marchi e dei brevetti costituisce un punto saldo per le varie economie, di qui anche la legislazione del Paese mirerà ad evolversi in tal senso.
Qual e’ la visione all’estero della nostra nazione e del suo made in Italy?
Ribadisco che il nostro Paese è fortemente apprezzato in Kirghizistan per la sua storia, la cultura, le tradizioni, nonché per i traguardi raggiunti in campo economico e scientifico.
Quali progetti ha ancora in cantiere nello svolgimento del suo esemplare compito?
Il Consolato ha operato e continuerà ad operare per implementare la cooperazione internazionale nel campo culturale, scientifico ed economico-commerciale. In particolare, sono in corso accordi per ulteriori protocolli e nuove delegazioni di imprenditori  reciprocamente visiteranno i due Paesi per concludere accordi industriali e commerciali. Il consolato favorirà nel 2024 iniziative anche per lo sport e altre attività utili per valorizzare ulteriormente in Kirghizistan in Europa e non solo.
Anche l’ambito artistico e in particolare  dello spettacolo rientra nell’orizzonte dei futuri progetti che  il Consolato si propone di realizzare : infatti, sulla scia del “Festival del cinema italiano a Bishkek” che si è di recente tenuto nella capitale kirghiza, alla presenza del Dott. Roberto Stabile dell’ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive Digitali), il Consolato ha organizzato una rassegna del cinema kirghizo in Napoli a cui faranno seguito ulteriori ambiziosi progetti in campo cinematografico, che vedranno la realizzazione di film, documentari, cortometraggi ed altri prodotti televisivi in la collaborazione tra i due Paesi.
Dott.ssa Melinda Miceli Critico d’arte

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci