Cultura

Anno Domini 2023 l’unione e il tempo

L’Opinione di Roberto Chiavarini

Mi rifaccio all’art. 21 della nostra Amata Costituzione che recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione” … ed io lo faccio.

Siamo giunti alla fine dell’anno 2023 e le nostre speranze di ripristinare lo “stato dei luoghi” (utilizzo una frase di ingegneristica definizione) con l’avvento di un nuovo Governo di segno opposto a quelli tecnici degli ultimi 11 anni, non ha portato a nulla di concreto …

… certo alcune piccole, quanto piccolissime cose sono state aggiustate, ma rappresentano solo poche gocce di acqua nell’oceano della vita quotidiana di ognuno di noi …

Ai più è apparso come se, oggi, chi ha le redini politiche nelle sue mani, dicesse al Popolo ” … so quali sono le problematiche … vorrei risolverle, ma non posso”.

Ne cito solo una delle cose importanti da fare e promesse: … tassare le Banche e le Società di Energia sugli extraprofitti degli ultimi anni (Ovvero in danno della povera gente).

Sarebbero bastati quei denari per aumentare le pensioni minime a mille euro al mese (come peraltro promesso in campagna elettorale) per combattere concretamente la povertà.

Ma niente se non qualche proclama pubblico e poi nulla di nulla …

E allora, lasciate le speranze o voi che entrate “Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate” (avrebbe detto il buon Dante Alighieri) e concentriamoci su quel che possiamo fare noi per evitare la catastrofe sociale, salvaguardando quel nucleo centrale sul quale poggia l’intera struttura collettiva che, disintegrandosi, cancellerebbe, inevitabilmente, la nostra Civiltà …

Ma quale è questo nucleo così fondamentale che, se colpito alla sua radice, potrebbe compromettere gli equilibri della nostra Civiltà, anche a livello internazionale?

Quel nucleo è la “Famiglia tradizionale” …

Un Giornale quotidiano così intitolava questa mattina: “… LA FAMIGLIA, ULTIMO LEGAME SOCIALE …”

Ed allora riflettiamo insieme su questo argomento e facciamolo attraverso una mia Opinione di recente edizione.

La donna, che si divincolò dall’uomo nella Unione Sacra, religiosamente concepita, non considerandolo più quale fondamentale “compagno di viaggio” su questa Terra, principio, quest’ultimo, di Manzoniana memoria (evidentemente, al netto di particolati incompatibilità di coppia), nel bene e nel male (Amore), nella gioia e nel dolore (Solidarietà), nella salute e nella malattia (Assistenza), nella ricchezza e nella povertà (Condivisione), implose nel suo stesso sacco esistenziale, per aver disatteso le leggi (non negoziabili con scelte promiscue), progettate ed imposte da una Entità Superiore, attraverso il linguaggio universale della natura, al solo fine di garantire le discendenze familiari e generazionali…

… negli equilibri relazionali del rapporto di coppia …

… nel rispetto reciproco e senza sopraffazioni di ogni tipo da ambo le parti …

…ma nella assunzione della grande responsabilità della “Donna” verso l’intera Umanità, perchè chiamata a “generare” la vita nel ventre suo …

… per il più grande miracolo della vita …

… continuando ad impegnarsi negli anni a venire, attraverso la crescita, lo sviluppo e la protezione della propria prole dai “predatori ” …

… e, ciò, in eredità morale quale insegnamento dalla madre alle figlie e dalle figlie alle figlie che verranno…

… proiettate e in difesa dell’Eternità di tutto il genere umano …

… fino alla fine di tutti i Tempi …

Credete veramente che un Potere costituito, possa mai proporre ed imporre alla intera collettività, modelli di vita surrogata e/o alternativa, che sostituiscano l’amore materiale e spirituale che nasce istintivamente dalla unione tra una donna e un uomo e ancor di più, dell’amore di una mamma e di un papà profuso verso i propri figli? …

La famiglia, è il primo presidio di alleanza, di fedeltà, di lealtà e di giustizia…
… che si evidenzia maggiormente quando la vita volge al termine …

I giovani d’oggi, a questo aspetto della vita, non pensano minimamente, poichè, ritengono ingenuamente, che resteranno per sempre giovani…

… e l’incedere della vecchiaia, sarà il tempo che rappresenterà il punto di non ritorno, che farà da spartiacque tra “il prima e il dopo” di ogni esistenza, quando la natura presenterà il conto ad ognuno di noi …

E solo allora ci sentiremo traditi da noi stessi!

Quale Istituzione potrà mai dedicarsi alla cura e alla assistenza di un anziano, sostituendosi alla famiglia naturale?

Ed ancora, credete veramente alla improbabilità di sostituire i sostantivi di “Mamma” e di “Papà”, con genitore uno e genitore due?

Chi crede ad una simile assurdità, al suo risveglio si vedrà crollare il mondo addosso …

… perchè, quando la donna e l’uomo, oramai separati da lungo tempo per star dietro ai cattivi maestri e agli insani modelli sociali (oggi, professati perfino dagli uomini vestiti con gli abiti talari) diventeranno vecchi, soli ed isolati, quando le loro parole pronunciate sembreranno sempre più piccole e prive di senso, i loro figli saranno lontani e disinteressati dallo stato finale della vita in cui versano i propri genitori.

Quanta tristezza produce il tramonto di una vita, senza amore, senza spiritualità e senza il conforto dei propri Cari.

È come assistere ad un tramonto senza sole.

Insomma, così, è se vi pare e, se non vi pare, questa è, comunque, la mia opinione, che non potrà essere certo la verità assoluta, ma è la mia verità.

Chiedo scusa agli Atei (personalmente, comprendo e rispetto le loro scelte di vita), che non saranno certamente d’accordo con me.

Comunque, e a prescindere, Buona vita a tutti e non dimenticate mai un antico proverbio del Profeta Osea, che recita testualmente… “chi semina vento, raccoglie tempesta”.

Adoperiamoci, dunque, per intercettare l’opera di chi semina vento intorno a noi, per evitare che la Tempesta spazzi via tutto e tutti, perché, ogni cosa, ha un “Tempo” e una “Storia” …. prima che sia troppo tardi … sempre che non sia già troppo tardi …

Infatti, è solo questione di Tempo … e, malgrado tutto, poi, ogni cosa ritornerà nel nulla, proprio da dove siamo venuti …

ROBERTO CHIAVARINI
Opinionista di Arte e Politica

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