Politica internazionale

Stati Uniti Paese falso storico

Gli Stati Uniti spesso sono considerati imperialisti, esportatori di guerre ma chi sono veramente gli Stati Uniti. Vi siete mai soffermati a riflettere? Marziani non sono, allora chi sono?

Gli Stati Uniti non sono mai esistiti come popolazione autoctona, i nativi sono stati sterminati o relegati in una riserva dai conquistadores europei.

Detto ciò, gli Stati Uniti non sono altro che l’espressione di razze, culture e religioni di tutto il Mondo.

Come Nazione fu scoperta dal popolo italiota, da due grandi navigatori, Cristoforo Colombo e Amerigo Vespucci. Ora capite perché fu battezzata America da Amerigo Vespucci e perché negli USA si festeggi il Columbus Day, da Cristoforo Colombo.
Dalla scoperta di questi due temerari iniziò la colonizzazione delle Americhe e degli Stati Uniti. Vi sembra normale che un Paese festeggi il Columbus Day giorno in cui hanno perso la loro sovranità e iniziata la loro colonizzazione?
I colonizzatori europei del nuovo continente sterminarono i nativi, chiamati dagli europei i “pellerossa”, e chi si salvò furono relegati nelle riserve.
Se i nativi popoli autoctoni furono sterminati, i colonizzatori non erano altro che europei “occupanti”, quindi più che America il nome più adatto sarebbe stato “Piccola Europa” o “Nuova Europa”. A seguire, la terra promessa fu assaltata da asiatici, africani, portati lì da colonizzatori Europei e infine sud americani.
Se andiamo a mappare la composizione etnica di quelli che oggi sono gli Stati Uniti, notiamo che 1/6 della popolazione americana, 50 milioni di statunitensi non sono nati negli USA. Gli Stati Uniti sono una terra di frontiera, è di tutti e di nessuno nello stesso tempo. Le nazioni del mondo si dividono la popolazione statunitense. Lo stesso la religione, i culti del mondo si dividono i credenti statunitensi. Ma anche le razze del mondo si dividono il colore della pelle degli Stati Uniti.
Gli Stati Uniti e l’unica nazione dove sono presenti le lingue del mondo.
Quindi cade secondo la mia analisi che gli Stati Uniti vogliono conquistare il mondo, sarebbe più corretto dire che una parte del Mondo ha conquistato gli Stati Uniti.

Negli USA sotto un’unica bandiera e in una unica nazione, convivono tutte le diversità autoctone del mondo che la popolazione diversificata la sente come la propria patria.

Quello che lascia basiti, è che hanno nel cuore la patria di provenienza, nonostante siano stati costretti a lasciarla perché schiavi, o per sfuggire alla repressione o la morte o alla fame come accadde con gli italiani nell’800. Mi domando come possano convivere negli Stati Uniti, i pronipoti degli aguzzini e le loro vittime.

Oggi convivono i discendenti dello schiavo nero che raccoglieva il cotone e il padrone bianco che ordinava di frustarlo, addirittura cooperano tra loro.
Solo in questa terra delle mille contraddizioni accade che un nero possa diventare presidente degli Stati Uniti e governare sul bianco. E il bianco lo riconosce come suo presidente.
Un sillogismo difficile da capire, il
Il nero schiavo non si vendica del bianco padrone. Il bianco padrone non si oppone al nero schiavo.
Mi fa impazzire. I nativi o pellerossa come sono appellati dagli europei (per la caratteristica di dipingersi il volto), hanno messo da parte il loro astio verso chi ha sterminato le loro famiglie di origini. Sia chiaro, non voglio asserire con questo che abbiano accettato o perdonato i loro aguzzini.
Semplicemente non c’è più ragione di odiare. E questo riassume il segreto della longevità della convivenza dei popoli degli Stati Uniti. L’immensa praticità della loro gente. A che serve odiarsi se unendo le proprie forze si possono raggiungere grandi traguardi che migliorano la vita di tutti?
Gli Stati Uniti sono stati un laboratorio sociologico dei popoli del mondo.
Qui le popolazioni del mondo sono riuscite a realizzare quello che non è stato possibile nei loro paesi di provenienza.
E la loro arroganza nei confronti del resto del Mondo è dovuta al fatto che sanno di appartenere al resto del Mondo.
Sanno che sono venuti negli USA dal resto del Mondo.
Quando vanno nel resto del Mondo, è come se tornassero a casa loro. Si sentono a casa loro ovunque.

E’ questo che confonde tutto il resto del Mondo. Dire americani è equivalente dire britannici, africani, italiani, tedeschi, cinesi, giapponesi, filippini, russi, indiani etc etc.

Maurizio Compagnone

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