Politica nazionale

Soft Skills e Leadership nel post pandemia Covid 19 e guerra in Ucraina

Editoriale

Con quale prospettiva un manager Millennials o della generazione Zeta (nati dopo il 1990) si accinge a voler diventare un leader?

Quali dovrebbero essere le caratteristiche di un mentore, un manager o un leader dell’era digitale?

Questi punti sono trattati dal nostro editorialista Antonino Giannone.

Antonio Peragine

direttore@corrierenazionale.net

^^ 

di Antonino Giannone^.

Nel  post pandemia Covid 19 e guerra in Ucraina quali obiettivi i giovani manager dovrebbero porsi per gestire in modo efficace il loro ruolo non solo in azienda ovvero nel sistema organizzativo dove operano e anche nel partecipare  in modo attivo alla vita sociale? Quali competenze dovrebbero avere per affrontare e gestire la complessità dei sistemi organizzativi nel futuro?

Generalmente si dà molta importanza alle competenze tecniche, alle hard skills che certamente  sono prioritarie nella formazione di un giovane che studente d’Ingegneria, di Economia, di Giurisprudenza, di Medicina, di Biotecnologie e altre Facoltà;  ma , ormai da numerosi anni, con l’era digitale, sono le abilità trasversali, cioè le Soft Skills, quelle che oggi contano tanto quanto se non di più.

Si tratta per un primo approfondimento di ben 21 Soft Skills  che elenchiamo e sintetizziamo per esigenze di divulgazione di questo articolo agli affezionati lettori , le competenze trasversali (Soft Skills) che vengono richieste normalmente nelle selezioni del personal, come risulta dalle ricerche più accrediate a livello internazionale  (https://www.capgemini.com –  https://www.harvard.edu/https://www.egonzehnder.com/-

https://www.24orebs.com/formazione/manageriale- e altrericerche)

         Abilità di ricerca

Molti dei nostri dubbi possono essere risolti in rete grazie alla giustaquery sui motori di ricerca. Oggi, trovare rapidamente l’informazione che ci serve è importante tanto quanto possederla in primo luogo. La capacità di distinguere le fonti attendibili da quelle meno affidabili è considerata parte integrante di questasoft skill.

         Abilità interpersonali

Nelle aziende, nel mondo del lavoro bisogna saper interagire, ascoltare, ispirare a partecipare, mitigare i conflitti, perché nessuno deve sentirsi come da solo su di un’isola. Bisogna sapersi relazionare all’interno con i colleghi, ma anche verso l’esterno: con i clienti, i fornitori, gli uffici della pubblica amministrazione. Si tratta di una qualità desiderabile in tutti, non solo in chi si occupa di vendite, marketing e assistenza al cliente.

         Affidabilità

Con questo termine rientrano un gran numero di qualità “umane”: l’onestà, l’integrità, la puntualità. Sapere lavorare in maniera indipendente senza bisogno di supervisione. Soft skill indispensabile per mantenere una buona produttività quando si lavora da casa.

         Capacità di analisi

Per poter risolvere un problema, serve saper pensare in modo logico, scomponendo il problema in sezioni e individuando le relazioni di causa ed effetto. È fondamentale capirne a fondo, in una prima fase di analisi, la natura, le diverse angolazioni e le problematiche.

         Capacità comunicative

Oggi i dipendenti di molte grandi aziende lavorano stando a casa e c’è bisogno di precisione assoluta nelle comunicazioni per evitare fraintendimenti. In ogni caso bisogna sapere inviare una email, saper fare un rapido briefing per il proprio team, sapere comunque comunicare in maniera chiara ed efficace.

         Creatività e Iniziativa

Chi è creativo è anche capace di trovare soluzioni originali e nuove a vecchi problemi, invece di seguire modalità di lavoro che potrebbero risultare obsolete. Chi ha creatività, possiede anche spirito d’iniziativa; è dunque una soft skill utile in molti ruoli, non soltanto per chi si occupa di design, marketing, pubblicità.

         Decision making

Saper prendere decisioni anche in poco tempo (decision making) è considerato una soft skill importante.

Chi la possiede è in grado di valutare pro e contro di ogni alternativa, prevederne gli esiti e scegliere quella più consona ai propri obiettivi. Ciò che non può funzionare è rimanere paralizzati dall’indecisione.

         Empatia e Rispetto

Nella società della globalizzazione e dell’era digitale l’ambiente di lavoro è sempre più multi culturale, multi etnico, multi religioso; bisogna, quindi, avere rispetto per tutti, sapersi mettere nei panni dell’altro e trovare punti di contatto e di dialogo.

         Flessibilità

Un manager deve saper essere flessibile per sapersi destreggiare nei cambiamenti di pratiche operative, in presenza di un mondo del lavoro sempre più mutevole. Serve avere una capacità di adattarsi a novità e cambiamenti senza perdere il proprio equilibrio.

         Formazione permanente

Un vero professionista cura la propria preparazione anche in maniera indipendente, sfruttando piattaforme di apprendimento; il lifelong learning non è solo teoria, ma pratica di tutti i giorni.

Le competenze acquisite, soprattutto quelle più tecniche, diventano rapidamente obsolete se non si resta aggiornati e al passo coi tempi.

         Intelligenza emotiva

Per intelligenza emotiva si intende la capacità di riconoscere, di   utilizzare, di comprendere e gestire in modo consapevole le emozioni  proprie e altrui.  Le persone con un alto livello di  emotività sono in grado di stabilire rapporti migliori in ambito lavorativo e hanno una forte autostima.

         Leadership.

Nelle moderne organizzazioni, sempre più orizzontali, ogni dipendente è tenuto a sviluppare doti di leadership, utili per fare daguida tanto quanto per delegare e collaborare. La leadership (come abbiamo easminato in diverse pubblicazioni: Etica professionale e Leader nella società della globalizzazione(ed CLUT, Politecnico di Torino), Leadership and Ethics nella società della globalizzazione (ed.  Eurilink Press University, Roma) è considerata una competenza indispensabile per i manager, per saper motivare i collaboratori nel guidarli verso il raggiungimento di obiettivi condivisi. Oggi, la Leadership èancora più complessa perché spesso i collaboratori, i team devono essere guidati da remoto, in modo virtuale . Quindi un Manager, chiunque abbia Responsabilità di comando e coordinamento, deve saper esercitare una  Leadership digitale ovvero una Leadership telematica o come si dice più diffusamente unae-Leadership.

         Meticolosità.

L’attenzione per i dettagli è una competenza di base fondamentale in diversi ruoli di controllo e molto utile in tutti gli altri.

         Motivazione personale

Prendere l’iniziativa, laddove è necessario, senza bisogno di essere spinto a farlo, questa è una soft skill.

Motivare il personale non deve sempre essere compito del management e dell’azienda in generale.

         Multitasking

Si tratta di una competenza trasversale che ci consente di svolgere più di un’azione, o attività, nello stesso momento.

         Organizzazione

Essere organizzati non significa necessariamente avere una scrivania ordinata e un pc con un desktop con numerose icone. Bisogna seguire un metodo di lavoro personale che ci porta a non dimenticare di continuo impegni, progetti, appuntamenti.

         Passione ed entusiasmo

Un dipendente che mette in campo passione in quello che fa non solo lavora meglio, ma spesso ha un effetto benefico sul clima aziendale e sull’impegno dei colleghi, che vengono contagiati dal suo entusiasmo.

         Problem solving

Il problem solving è quella capacità che ci consente di studiare e trovare la soluzione a un problema tutte le volte in cui ci si presenta un “ostacolo” che non possiamo superare in maniera istintiva o tramite un comportamento abituale. Per ogni ruolo di lavoro si presentano situazioni con piccoli problemi da risolvere

         Professionalità.

Sembra scontato che un dipendente sia anche un professionista, ma non è sempre questo il caso.Il vero professionista si comporta in maniera matura e responsabile in ogni contesto e situazione e non perde mai il proprio equilibrio a anche di fronte al cliente o al collega più indisponente.

         Teamwork

Saper fare lavoro di squadra, a prescindere dalla posizione gerarchica che si occupa, è una soft skill molto apprezzata. L’affiatamento di una squadra non va dato per scontato e può essere coltivato grazie a un gran numero di attività di team building aziendale.

         Tenacia

Chi ha tenacia e costanza nel proprio lavoro è capace di sopperire a lacune in altre competenze, sia di tipo tecnico che di tipo trasversale.

         Time management

Saper gestire il tempo a propria disposizione e assegnare le giuste priorità è fondamentale, nel tempo dell’era digitale perché si ha sempre meno tempo a disposizione per i tanti compiti da svolgere. Pertanto, questa è una competenza trasversale che è diventata piuttosto importante. A tale riguardo, sono nate diverse tecniche che ci aiutano a ottenere il massimo dal tempo che abbiamo.

         Utilizzazione dei sistemi digitali.

La trasformazione digitale in atto su tutti i livelli richiede infatti un vasto assortimento di abilità tecnologiche in grado di governare questo cambiamento. Possedere delle buone basi è quindi oggi il  minimo richiesto. Ormai quasi tutti i lavori richiedono l’utilizzo di un computer e la capacità di collegarsi alle reti di connessione aziendali e interaziendali con Internet. Saper effettuare le operazioni di base e saper utilizzare email, editor di testo e fogli di calcolo.

Tutte queste abilità vengono definite abilità trasversali perché non appartengono ad una specifica professione, ma possono essere applicate con successo in qualunque contesto.

Quindi non parliamo solo delle capacità di analisi, di problem solving, decision making, multitasking, time management, ma anche della capacità di leggere lo stato d’animo di un collaboratore, se per caso ha passato la notte insonne per il pianto di un figlio appena nato o della capacità di trasmettere passione ed entusiasmo.

Il Covid ha modificato profondamente le nostre abitudini relazionali, non ci si abbraccia più, si dà il pugno invece che la mano, si fanno webinar al posto delle riunioni in persona. Occorre, da qualche anno, recuperare la dimensione empatica e soprattutto la capacità di motivare su obiettivi condivisi

Ma accanto alle soft skills serve disporre di valori etici che rimandiamo ad un altro articolo, perché  i manager nel  post pandemia Covid 19 e guerra in Ucrain anon possono essere più guidati dalla sola logica del profitto,  ma devono essere in grado di relazionarsi anche con altri obiettivi sociali ed etici,  come già qualche anno fa hanno sottoscritto 200 Ceo della Round Table Association negli Stati Uniti. Anche in questa direzione si esprime chiaramente la “Laudato Si” di Papa Francesco, che ha dato dei fondamentali spunti di riflessionn che ci ricorda che facciamo tutti parte di uno stesso mondo, di cui dobbiamo essere custodi e difensori se vogliamo salvare il Pianeta dal disastro.Tradizione e Innovazione senza dimenticare l’Umanità, è questo che dobbiamo saper insegnare  e trasmettere come Testimoniagli Studenti, ai giovani Manager.

Antonino Giannone^ 

^Docente di Leadership and Ethics in Link Campus University di Roma nel Corso di Laurea Magistrale in Business Management e Fellow presso ICELAB del Politecnico di Torino nel Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria della produzione   industriale e dell’innovazione tecnologica, e già Top Manager di aziende pubbliche e private.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci