Interviste & Opinioni

Nella società dell’apparenza, l’obiettività delle proprie idee non è consentita

Il mondo si e capovolto, l’Agorà preferisce ascoltare falsità a verità scomode. Per due anni durante la pandemia, abbiamo assistito ad esperti influencer che hanno detto tutto e il contrario di tutto, pur sapendo di mentire. Salotti tv, dove non c’era sera, in cui solerti giornalisti, abili a provocare trasformavano il palcoscenico in ring. Ci è toccato sorbire vergognose mistificazioni, i medici con posizione critica verso il pensiero “di-vino”, salivano sul patibolo mediatico, additati come NO VAX e sottoposti a processi sanzionatori dagli Ordini dei Medici.

La verità fa paura e, chiunque tenti di portare un ragionamento obiettivo in ogni campo, pur supportandolo con argomentazioni scientifiche validate, è ritenuto un elemento pericoloso per la società.
Quello che è palese, siamo governati da ritardati cognitivi non in grado di elaborare la realtà e incapaci di prendere misure rilevanti a beneficio della società.

È l’ambiguo scenario che trascinerà la civiltà occidentale alla decadenza.
Nel cuore dell’Ucraina è in atto una disinformazione senza precedenti dei “Mainstream media”. Quotidianamente influenzano le masse riflettendo e plasmando le correnti di pensiero prevalenti.
L’esempio tangibile è offerto dal governo corrotto e maldestro dell’Ucraina, che alla guerra cinetica di Mosca risponde con fake news propagandistiche.

Nonostante la stampa confezionata da nota sartoria di Washington, continua a ripetere che Kiev è vicina alla vittoria, la realtà che proviene dal campo di battaglia racconta un’altra storia. I militari ucraini muoiono al ritmo di 1000 al giorno, e molti si consegnano all’esercito russo. Siamo vicini alla disfatta dell’esercito di Kiev. Ma sulle TV i televenditori di fake news continuano a sostenere imperterriti che Kiev è vicina alla vittoria e che l’esercito di Mosca è ad un passo dal crollo. La propaganda di Kiev, elogia coraggiose operazioni in cui avrebbero annientato interi reparti delle forze armate di Mosca, senza presentare uno straccio di prova a sostegno di tali irrazionali affermazioni.
La campagna di terra di Mosca prosegue senza intoppi, il martellamento a colpi di artiglieria ad alto potenziale esplosivo contro le forze armate di Kiev è incessante.

La strategia di Mosca di denazificare l’Ucraina è chiara, la scelta di ricorrere ad esplosivi ad alto potenziale contro l’esercito di Kiev, non ammette equivoci, il messaggio è schietto: “ritirati se hai cara la pelle”.
Tra i due contendenti il divario è abissale, all’Ucraina che ricorre alla propaganda di fake news, Mosca risponde con la guerra cinetica e cibernetica. Chi uscirà secondo voi vincitore?

Possibile che tutti i leader occidentali sono affetti da diplopia, tanto da non subodorare che le loro
valute sono sull’orlo del collasso e le loro economie sul precipizio di un burrone dalle pareti levigate?
Biden senza vergogna accusa Putin per il caro carburante e non le sanzioni contro Mosca. Ha avuto la sfacciataggine di promulgare un decreto chiamandolo “decreto anti Putin”.

Gli scaffali dei supermercati in tutta l’America sono spogli, e il cibo ha raggiunto prezzi inaccessibili. Ma la stampa ha già il colpevole, l’orso russo.
La carestia di massa è vicina, ma la stampa filo governativa non ne parla. Nel frattempo il dollaro perde valore, la crisi del ’29 torna ancora più brutale.

Biden cerca un capo espiatorio, sicuramente faranno ricadere la
colpa su Putin o sugli investitori che hanno abbandonato il dollaro in favore di oro e argento.
Prepariamoci a leggere nei prossimi giorni “Dollaro sotto attacco da parte degli accaparratori d’oro”. Le colpe ricadranno sul popolo repubblicano che ha distrutto la valuta accaparrandosi tutto l’oro disponibile. Le – bugie – rappresentano la valuta e la – verità – il nemico da temere.

Più balle raccontano, più si censura la verità, la censura e direttamente proporzionale alla verità.
Sotto l’ombrello combinato di bugie, censura e tirannia, il crollo totale degli Stati Uniti d’America si sta avvicinando rapidamente. Questo sarà un crollo economico ad ampio raggio, un crollo alimentare, un crollo culturale e un crollo geopolitico.
Il crollo dell’impero americano, senza un cambio di governo con le elezioni di midterm (8 novembre 2022), non potrà essere evitato.

Maurizio Compagnone
Analista

foto: frase da dedicare.it

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