Politica nazionale

Ho conosciuto un Presidente della Repubblica!

Dario Patruno

Quando un cittadino incontra una personalità politica che dopo sei mesi diventa Presidente della Repubblica inevitabilmente il giudizio è condizionato da una esperienza personale, da un gesto e da poche battute.

Correva l’anno 1998, giorno 18, mese novembre e di lì a poco più di un mese l’Italia sarebbe entrata nell’Euro (1gennaio 1999) come moneta scritturale. Il contante in Euro è entrato in circolazione soltanto il 1o gennaio 2002.

All’epoca prestavo servizio nell’Ufficio Staff della Camera di Commercio di Bari per cui avevo collaborato nella preparazione e cura del cerimoniale che doveva accogliere l’allora Ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi e accompagnarlo nella sala convegni per svolgere la relazione al Convegno sulle strategie dello sviluppo nel Mezzogiorno. In quella occasione Ciampi entra dall’ingresso di Corso Cavour,2 a Bari, infilandosi subito nell’ascensore posta alla sua destra.

Al secondo piano accompagnato da un preoccupato e timoroso Segretario Generale fu da me accolto con un sorriso e gli dissi: “Benvenuto eccellenza, prego” e gli indicai con un gesto deciso di seguirmi. La sua replica mi spiazzò perché, rivolgendosi al Segretario generale lo riassicurò dicendo: “Lei si preoccupa inutilmente, vede, il dottore sa dove dobbiamo andare”. Mi sentii gratificato.

Fu un bel gesto che denotava il possesso di intuitus personae e rei, tipiche doti di uno statista, cioè una grande intuizione sia sulle persone che incontrava sia sulle cose da fare. La sua velocità di pensiero e azione si fondevano e poi i risultati si sono visti e saggiati nel tempo e hanno rassicurato milioni di italiani.

In quell’occasione val la pena riportare un estratto della sua relazione., come riportato dall’Adnkronos.

“Il periodo dello Stato imprenditore e’ finito, le privatizzazioni viaggiano in Italia ad un ritmo molto piu’ veloce che nel resto d’Europa. ‘Tra il ’97 e il ’98 sono stati gravati dal debito pubblico -afferma Ciampi- ben 50 mila mld. Non solo, abbiamo registrato anche una forte accelerazione della spesa nel primo semestre: non sara’ quella di tutto l’anno ma sicuramente rappresenta un buon andamento”.

Anche per cio’ che riguarda l’utilizzo delle risorse comunitarie secondo il ministro del Tesoro vi e’ stata una forte accelerazione: ”si e’ passati da una media del 7-8% nell’utilizzo delle risorse del 1996 al 38% registrato a fine ’97, mentre arriveremo a fine anno con un tasso del 55% ed entro il 2000 prevediamo di arrivare ad un utilizzo totale. Con grande anticipo rispetto a quanto accaduto nel 1994, sulla base delle proposte avanzate dagli enti locali prevediamo di attivare tutti i progetti che riguardano il quinquennio 2001-2006.

A tal fine abbiamo indetto a Catania il 3 e 4 dicembre ”Le cento idee dello sviluppo ”, un appuntamento nel quale illustreremo tutti i progetti che verranno finanziati dalla Comunità europea”. Secondo il ministro Ciampi rispetto al passato dove vigevano progetti ”bassi e fumosi” ora si passa a ”progetti chiari e definiti e chiedo ai sindaci -ha concluso- la massima collaborazione per utilizzare le risorse nel quadro del sostegno europeo”.

Sembrano idee attualissime alla luce del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che impegna l’Italia e gli enti territoriali a spendere bene le risorse assegnate ed ecco perché è necessario fare presto e bene ad eleggere un Capo dello Stato che rappresenti l’unità nazionale, sia un galantuomo e ispiri fiducia a tutti e a ciascuno nella consapevolezza che tifare serve ai giocatori, grandi elettori, ad esprimersi in maniera efficace nella partita che condizionerà sette anni della vita politica italiana e quindi della democrazia, secondo la sua etimologia, governo del popolo.

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