Comunicati stampa

Foggia nella top 3 delle città con più “boomerang kids” in Italia

Le città italiane in cui i giovani adulti ritornano più frequentemente nella casa dei genitori

Città

% della popolazione tornata a vivere con i genitori dopo essersene andata

Verona

35%

Palermo

33%

Foggia

31%

Livorno

29%

Firenze

28%

Verona è la città con la percentuale più alta di boomerang kids: ben il 35% di chi era andato via è tornato a vivere con i genitori. Questo dato può sorprendere, considerando che Verona si trova in una delle regioni economicamente più sviluppate del Paese. Tuttavia, proprio in queste aree il costo della vita e, in particolare, quello degli affitti può rappresentare un ostacolo enorme all’indipendenza, soprattutto per i giovani con contratti precari o stipendi bassi.

Segue Palermo con il 33% e Foggia con il 31%: due città del Sud Italia dove il fenomeno può essere letto in modo diverso. Qui, l’alto tasso di rientri sembra riflettere soprattutto la difficoltà nel trovare opportunità lavorative stabili e ben retribuite, che spesso costringe i giovani a tornare a casa dopo esperienze temporanee fuori regione o all’estero. In questi contesti, il ritorno in famiglia è spesso una scelta forzata più che un’opzione temporanea.

Livorno (29%) e Firenze (28%), pur trovandosi entrambe in Toscana, offrono spunti interessanti. Firenze, città universitaria e turistica, è spesso meta di giovani che si trasferiscono per studio o lavoro, ma i costi elevati possono scoraggiare la permanenza a lungo termine. Livorno, pur essendo una realtà più piccola, condivide alcune dinamiche simili: difficoltà economiche e precarietà possono rendere il rientro una scelta necessaria. In entrambe le città, il legame familiare e il bisogno di stabilità emotiva possono contribuire al rientro, soprattutto dopo periodi di solitudine o incertezza.

In generale, per il 44% delle persone il ritorno a casa è motivato da difficoltà economiche. L’aumento dei prezzi delle case, l’instabilità del mercato del lavoro e gli effetti a lungo termine della pandemia hanno reso sempre più difficile per i giovani permettersi una vita autonoma. Ma il denaro non è l’unica ragione: il 34% dichiara di essere tornato per motivi emotivi, come la solitudine, l’esaurimento o semplicemente il bisogno di sentirsi al sicuro in un momento complesso. La casa dei genitori, in questi casi, diventa un rifugio, una rete affettiva a cui aggrapparsi quando il mondo esterno sembra troppo incerto.

link allo studio completo: https://www.unobravo.com/post/eta-per-uscire-di-casa

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