Cronaca e Politica

180 chilometri in jet: il volo (fuori rotta) di Ursula von der Leyen

Un volo privato per meno di due ore d’auto. La presidente della Commissione europea accende la polemica sui costi, l’ecologia e l’etica delle istituzioni.

di Domizia Di Crocco

Mentre Bruxelles impone agli Stati membri sacrifici sul clima e sulla sostenibilità, e chiede ai cittadini europei di rivedere le proprie abitudini in nome della “transizione ecologica”, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen sale su un jet privato finanziato con fondi pubblici per percorrere appena 180 chilometri. La tratta? Vienna–Bratislava. Distanza: meno di due ore in auto, 60 minuti in treno, ma pochi minuti in aereo — a caro prezzo.

L’episodio, ormai confermato da fonti ufficiali e riportato da varie testate internazionali, ha scatenato indignazione e interrogativi. Quanto è costato quel volo ai contribuenti europei? Quale messaggio arriva ai giovani, ai lavoratori e alle famiglie, mentre si predica sostenibilità a ogni livello?

Secondo un’inchiesta del Times, il volo è stato giustificato con “motivi di sicurezza” e “agenda serrata”. Ma la scelta solleva comunque dubbi di opportunità, soprattutto perché l’attuale Commissione si è fatta portabandiera del Green Deal europeo, con obiettivi ambiziosi di neutralità climatica entro il 2050. Un volo così breve genera oltre 1 tonnellata di CO₂: più di quanto produca una persona media in un intero mese.

E non è la prima volta. Secondo l’ONG Transport & Environment, Ursula von der Leyen ha effettuato quasi 50 voli privati in poco più di un anno, alcuni dei quali per tratte facilmente copribili in treno o auto. Mentre in Europa si spinge per la tassa sui voli brevi, per l’eliminazione delle auto a combustione e per lo stop alle caldaie a gas, l’establishment europeo sembra voler vivere in una realtà parallela.

Dove finisce la coerenza? E soprattutto, chi controlla i controllori? Le istituzioni europee devono il proprio potere alla fiducia dei cittadini. Quando questa fiducia viene tradita, anche simbolicamente, si alimentano i populismi, i complottismi e l’astensionismo.

Ursula von der Leyen, già criticata per la mancanza di trasparenza nei contratti sui vaccini Pfizer, è oggi al centro di una nuova polemica. E mentre si avvicinano le elezioni europee, l’immagine di una leader che vola in jet per attraversare un confine di mezz’ora rischia di diventare un boomerang politico ed etico.

vonderleyen_IPA_Agen

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