Interviste & Opinioni

8 Marzo. Le donne che sfidano il gender gap

A nome mio e di tutta la squadra dell’Associazione Nazionale Italiani nel Mondo e del Network dei media on-line dell’ANIM – che ho il piacere di rappresentare, rivolgo un vivo plauso e apprezzamento a tutte le Donne italiane, e non solo, per la loro dedizione al lavoro, alla famiglia ed ai figli.

Esprimo rammarico per la solennità di questa Giornata internazionale dei Diritti delle Donne – ricordo, rafforzatasi originariamente sull’onda emotiva del gravissimo incidente che nel 1911 vide la morte di decine di Donne, di Lavoratrici impiegate in un’azienda tessile e materialmente chiuse dentro i locali, ove si sviluppò un incendio dirompente e tragico, nella consapevolezza che la rilevanza di questo particolare giorno, proprio perché incentrato sul tema dei Diritti delle Donne, non possa essere liberamente condiviso da quante nel loro paese sono costrette a non poter condividere, e persino celare, la loro femminilità e l’importanza del loro contributo sociale e famigliare, stante il vero e proprio ostracismo verso la loro vita pubblica e familiare, tale da negarne dignità, diritti e riconosciuta professionalità non solo nel loro ambito nazionale ma nel mondo intero.

Mi riferisco a nazioni come Afganistan, Iran ed altri paesi dove è persino proibito parlare delle donne in quanto tali. Intollerabili – per noi occidentali – manifestazioni di vera e proprio mortificazione e violenza psicologica, che ha radici antiche ed è tuttora basata su un mix di fattori locali, non ultima quella fondamentalista di segno religioso. Ma è anche vero che, nel tempo e a seconda di chi ne amministrava i territori, vi sono state anche rapide modernizzazioni e conseguente libertà di potersi esprimere e mostrare in pubblico, in alcune nazioni: prima tra tutte, nella particolare area, la Persia dello Scià Rheza Palavi.

Rivolgo in questa Giornata così speciale – ormai contrassegnata da una eccessiva pervasione commerciale, tale da farne trascurare il focus reale, sepolto da una ridda di banalità dialettiche, cui si sono sovrapposte sigle di tutti i tipi e organizzati persino scioperi – un accorato appello a tutti i Potenti del mondo affinché questo stato di impedimento e costrizione, che inficia la sfera dei diritti personali e sociali delle Donne – non dimentichiamo il perdurante divario salariale che, a parità di lavoro e di mansione, penalizza tuttora le Donne – possa rapidamente cessare, riconoscendo ovunque quelle libertà e dignità fondamentali e personali all’atto stato molto ridotte ovvero vietate.     

Chi oggi intenda ‘festeggiare’ la Donna in generale e le Donne della propria Famiglia in particolare, ricordi che – proprio nella cosciente consapevolezza del ruolo che queste hanno e della delicatezza della loro missione familiare – il pensiero carino, un fiore profumato, una piantina, un qualunque semplice pensiero, lo si deve offrire ogni giorno.   

Con il cuore e con animo sincero, amorevole e grato.

Dott. Antonio Peragine

Presidente Associazione Nazionale Italiani nel Mondo               

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