Personale PA. FLP replica a Zangrillo: “Misure insufficienti”
Blocco del turn over ha provocato situazione drammatica: a oggi mancano 1 mln di dipendenti”
“La proposta di Zangrillo rappresenta un’inversione di tendenza rispetto al recente passato ma non basta nel breve periodo a colmare gli spaventosi vuoti di organico nelle amministrazioni” così Marco Carlomagno, segretario generale di FLP, commenta le recenti dichiarazioni del Ministro Zangrillo di trattenere al lavoro i dipendenti pubblici fino a 70 anni, su base volontaria e assumere 350mila giovani entro il 2025, dopo i 173mila assunti nel 2023.
Attualmente, secondo le stime di FLP, il blocco del turn over degli ultimi 20 anni ha provocato una carenza di personale pari a circa 1 milione di dipendenti negli organici, numero che sarebbe necessario ad assicurare i servizi pubblici. “Se le cifre sono queste – commenta Carlomagno – è evidente che le assunzioni che si stanno realizzando sono poche”. Non solo. Aggiunge il segretario: “Oltre a non coprire la mancanza attuale di personale, le nuove assunzioni annunciate dal ministro non copriranno neanche le ulteriori carenze che si creeranno per effetto dei pensionamenti, che secondo le attuali stime, dovrebbero attestarsi almeno intorno alle circa 1.000.000 unità entro il 2030. In poche parole, il blocco del turn over che per anni ha impedito il ricambio generazionale nelle PA rende oggi drammatica la situazione, sia in termini numerici che qualitativi”.
Nello specifico, per quanto riguarda l’innalzamento dell’età pensionabile, secondo Carlomagno “prevedere la possibilità di superare l’obbligo di pensione nelle PA a 67 anni o con 42 di contributi, permettendo, su base volontaria, il permanere in servizio fino ai 70 anni non risolve la questione e non può essere una soluzione alternativa alla necessaria e ormai ineludibile stagione di reclutamento di nuovo personale nelle nostre amministrazioni. L’estensione ai 70 anni su base volontaria ha senso solo se questa iniziativa serve ad attuare un serio programma per la trasmissione delle conoscenze ai neoassunti. Un’attività di mentoring, di accompagnamento su alcune specifiche attività, non un surrogato alle nuove assunzioni e tantomeno un’operazione mirata al mantenimento di rendite di posizione” spiega il segretario generale della FLP.
E conclude il segretario: “Perché ci sia un’inversione di tendenza tangibile, serve un piano straordinario di assunzioni finalizzato anche ad assumere profili qualificati in grado di utilizzare le nuove tecnologie”.