Interviste & Opinioni

Sanità ed Etica, quale futuro dopo la Pandemia Covid19 e la guerra in Ucraina?

di Antonino Giannone

La pandemia del Covid19 ha messo a nudo tutte le fragilità del Sistema Sanitario Nazionale, in Italia, ma anche in quasi tutti gli altri Paesi nel mondo.

“Viviamo in tempi estremamente difficili in cui le crisi più complesse si riverberano a livello globale: instabilità economica, carenza di cibo, emergenze sanitarie e crisi climatica, si sono sovrapposte, definendo rischi senza precedenti per il mondo”  (1)

È cambiato o sta cambiando qualcosa nelle politiche della salute, dalla medicina di prevenzione e controllo nei territori, all’assistenza sanitaria nelle strutture ospedaliere? 

E che dire delle RSA  (Residenze Sanitarie Assistenziali) che hanno subito danni enormi in termini di vittime e di non attenzione da parte delle istituzioni durante  la pandemia?  

I politici hanno dimostrato e stanno dimostrando di volere affrontare questa nuova sfida di alta responsabilità per realizzare un livello di servizio sanitario più rispondente all’utilizzo delle tecnologie e dei sistemi organizzativi dell’era digitale?

Come la Politica intende realizzare l’efficienza del sistema da un lato e il contenimento della spesa sanitaria dall’altro? 

Perché la Sanità Pubblica non riesce a promuovere efficienza e qualità in una cultura di competizione?

Perché non si è ridotto in questi decenni lo strapotere delle logiche burocratiche che privilegiano una responsabilità fondata sulla forma e nel migliore dei casi sulla tranquilla sopravvivenza? 

Da questi interrogativi derivano risposte in ordine ad un nuovo sistema di regole non solo per il settore della Sanità, che individui nuovi punti di equilibrio tra Valori, Diritti e Convenienze che seppure conflittuali si possano tradurre in un impegno da parte di tutti a rispettare l’insieme delle regole esplicite condivise e codificate. 

Naturalmente bisognerebbe evitare la tentazione ricorrente, da oltre 25 anni (da quando seguiamo dall’esterno, come Osservatore e Consulente dei processi organizzativi della Sanità), di cambiare le regole del sistema sanitario, ma non soltanto, per approfittarne a proprio vantaggio o di particolari e forti interessi corporativi.

Bisognerà che si diffonda la cultura di essere sottoposti a controlli e verifiche istituzionali e sociali, quale ad esempio la trasparenza delle decisioni, tali da impedire la negazione dei diritti altrui.

Servirebbero nuove frontiere per i giudizi di ordine etico applicabili alla Sanità come per esempio il contenimento della spesa sanitaria: non dovrebbe essere considerato l’elemento della spesa pubblica su cui scaricare tagli e riduzioni, come è accaduto in questi decenni nel Sistema Sanitario Nazionale.

Quando assisteremo che riusciranno a prevalere la responsabilità dei risultati e di una significativa innovazione in termini organizzativi nei metodi di gestione?

Un’esperienza del 1999 e un aneddoto utili dopo oltre 20 anni!

Nel 1999 sono stato Capo Progetto del Primo Ambulatorio Cardiologico telematico presso l’Azienda Ospedaliera Luigi Sacco di Milano dove era Direttore Generale il Dr. Carlo Pampari. Il Progetto fu finanziato da una multinazionale per le spese del personale coinvolto (Medici e Tecnici), per i dispositivi e il sistema software per le procedure e collegamenti tra i 32 Cardiologi coinvolti, i Medici di Medicina Generale presso i loro studi e ambulatori e anche i collegamenti sperimentali presso la casa dei Pazienti. Dopo la sperimentazione e i fondi spesi dall’Azienda Tecnologica, il Progetto che aveva dimostrato di poter entrare a regime non fu portato avanti perche non c’erano risorse finanziarie per una tale innovazione di sistema. Così è accaduto per molte altre situazioni in altri Ospedali e Regioni il che non ha attivato le procedure di Telemedicina che sarebbero state tanto utili nel tempo del Covid19 per salvare vite, assistendo a distanza al loro domicilio, persone che sono state invece abbandonate senza alcuna cura preventiva se non restare in attesa del progredire negativo del Covid, per poi andare in Pronto soccorso e finire nella terapia intensiva!  Speriamo che con il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) numerose procedure di Telemedicina entrino nella gestione del Sistema Sanitario Nazionale, anche per recuperare decine d’anni di ritardo  rispetto ai progressi fatti dai Sistemi Sanitari di altri Paesi.

La Pandemi del Covid19 ha smascherato agli occhi di tutti quanto è accaduto in quasi tutte le Regioni del Paese con tagli enormi di spesa, chiusure di ospedali e fughe all’estero di decine di migliaia di Medici e con il paradosso del numero chiuso per l’accesso alle Facoltà di Medicina. Oggi 2023 siamo costretti ad utilizzare Medici dall’estero (Es. più eclatante in Calabria) attraverso accordi con Paesi come Cuba, Perù e in Pandemia con la Russia (una vicenda opaca per i risvolti segreti connessi ad accordi fatti da Giuseppe Conte, ex Presidente del Consiglio dei Ministri; un’inchiesta sarebbe indispensabile e rispettosa verso gli Italiani).

Competenza e Responsabilità Etica.

Da alcuni mesi si è insediato il nuovo Governo del Presidente Giorgia Meloni, speriamo, che realizzi una nuova stagione di Competenza e di Responsabilità Etica delle classi dirigenti che saranno nominate. È vero che con l’Etica una persona, non compra prodotti alimentari e quindi non mangia, ma è pur vero che senza valori etici un popolo, una società va sempre più in declino e muore lentamente e progressivamente per la mancanzadi principi di umanesimo integrale e aggiungiamo di umanesimo cristiano.

Con urgenza, servirebbe avviare, nel PNRR

– Programmi di accesso molto più ampi per gli Studenti che intendono frequentare le Facoltà di Medicina e Chirurgia e in particolare specializzazioni per gli accessi ai Pronti Soccorso

– Programmi di accesso molto più ampi per le iscrizioni alle Scienze infermieristiche

– Progetti, di Alta Formazione in materie come la Trasformazione Digitale  nei processi organizzativi  e l’Etica, con i Valori e le Virtù umane.

(1) Francesco Rocca, Ginevra in Giugno 1922, eletto per la seconda volta come Presidente della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. In Marzo c.a. Francesco Rocca ha assunto la responsabilità di Presidente della Regione Lazio, con una giunta politica di Centro Destra _

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