Imprese e Lavoro

Disponibilità della Regione Basilicata alla risoluzione dei contenziosi sulle fonti energetiche rinnovabili 

Tavolo dei relatori

Da sinistra: Dott. Franco Molliaca, moderatore; Pietro Ninivaggi Presidente UGL Coltivatori; Dott. Francesco Calbi Presidente Confapi/Matera                          

 By Giovanni Mercadante

A margine della lunga maratona di interventi al convegno organizzato giovedì sera 28 aprile 2022 presso  il Centro congressi UNAHOTELS MH, Borgo Venusio/Matera, l’Assessore alle politiche energetiche e all’Ambiente, Cosimo  Latronico, si è dichiarato disponibile a ricevere alla Regione Basilicata una delegazione dei “players” delle fonti rinnovabili per risolvere  i  contenziosi, oltre 120, per l’installazione degli impianti fotovoltaici. 

Il convegno è stato organizzato dalla UGL Coltivatori, Camera di Commercio di Matera e Confindustria Basilicata i cui temi sono stati posti  all’attenzione della numerosa platea e ai  diversi esponenti politici presenti in sala che poi hanno preso la parola a rotazione. 

Focus: energie alternative – sviluppo sostenibile – burocrazia insostenibile- superamento dello stallo autorizzativo. 

L’Agrofotovoltaico, ha dichiarato il Presidente della UGL Coltivatori, Pietro Ninivaggi,  nella sua  introduzione al dibattito,  è una opportunità da cogliere per dare la giusta considerazione al sistema imprenditoriale del Mezzogiorno e alla  Regione Basilicata;  mentre, al contrario si percepisce un  antagonismo contro chi vuole contribuire alla produzione dell’energia alternativa.  L’abnorme contenzioso giudiziario ordinario-amministrativo, prodotto partendo dal 2010 tra  leggi  nazionali e impedimenti sorti con la regione Basilicata con interpretazioni cavillose, ha generato   una situazione di stallo non più sostenibile.

Moderatore al tavolo dei relatori: Franco Mollica già Presidente Consiglio Regionale Basilicata, già Presidente Commissione Consigliare PIEAR Basilicata.

-Francesco Calbi Presidente Sezione Energia CONFAPI Matera;

-Somma Francesco Presidente Confindustria Basilicata;

-Gianfranco Romano Presidente Coldiretti Matera;

-Andrea Sticchi Damiani Studio Legale Sticchi Damiani.

Sono stati registrati anche gli interventi di:

-Sen. Salvatore Pepe;

-Michele Somma, Presidente C.C.I.A.A. Regionale;

-Emiliano Pizzi, Presidente  Italia Solare;

-Piergiorgio Quarto,  Presidente III ° C.C.P. Regione Basilicata;

-Luca Braia Presidente II° C.C.P. Regione Basilicata;

-On.le Cosimo Latronico Assessore Ambiente ed Energia Regione Basilicata;

Da decenni  si cerca di non dipendere dall’energia estera. Solo oggi davanti a questa crisi biblica, tra pandemia covid-19 e conflitto bellico tra Russia e Ucraina, i politici nazionali ed europei condividono la necessità di porvi rimedio.

Una politica miope, se si tiene conto delle tante associazioni, col loro credo della difesa dell’ambiente, hanno di fatto frenato ogni possibile alternativa, come per esempio l’estrazione del gas nel nord del Mar Adriatico, dove  la Croazia praticamente succhia il gas dai giacimenti vicini alle nostre coste. La percentuale di dipendenza dall’estero, che supera il 43%, è un dato allarmante. L’Italia produce energia nella misura del 10%, insufficiente al proprio fabbisogno. Praticamente dipende  dall’importazione di gas e petrolio.

La marea di contenziosi presso la Regione Basilicata è un “empasse“  imperdonabile. Sembra un perverso disegno di percorso ad ostacoli.

Presso  l’Assessorato competente  sono in attesa   di verifica da molto tempo  oltre 120 progetti. L’Avv. Andrea Sticchi Damiani ha dichiarato che i molti dinieghi agli interventi autorizzativi dipendono dalla Sovrintendenza, la cui opposizione ha il potere  di paralizzare  qualsiasi organo pubblico.

Ci vuole un cambio di trend giurisprudenziale per semplificare l’iter burocratico. La cosa che non va giù agli imprenditori del settore, è che all’atto della presentazione dei progetti si pagano gli oneri che sono piuttosto elevati in funzione dell’importanza dell’impianto da realizzare.

Avv. Andrea Sticchi Damiani

Sono soldi che vengono anticipati senza aver un minimo di rispetto sull’esito della domanda presentata. Tutto resta nel limbo della burocrazia. Manca il dialogo e gli animi sono inferociti.

La legislazione sul comparto dell’energia è piuttosto variegata; la legge quadro nazionale si scontra con le normative regionali. Si è detto che si vuole nominare un commissario per sostituire gli organi intermedi.

 

Il dott. Francesco Calbi della Confapi di Matera ha suggerito la semplificazione dell’iter con l’invio di una comunicazione all’Ente responsabile ai beni culturali, in caso di presenza di zone di notevole interesse archeologico. Non si può avere il parere negativo dopo che sono stati investiti milioni di euro, come nel caso dell’area del castello di Monteserico. Insomma sono bloccati nella fase di presentazione progetti che devono  essere ancora analizzati. Le conferenze di settore  non sono state convocate.

Il Presidente della Confindustria Basilicata, dott.  Francesco Somma, dal canto suo ha ribadito che gli interessi nazionali agli approvvigionamenti dell’energia sono determinanti. La crescita economica del Paese dipende da questo fattore imprescindibile. Fino a poco tempo fa, parlare di fonti energetiche rinnovabili era quasi una bestemmia, oggi è diventato prioritario.  In un’ottica di libero mercato,  le idee progettuali innovative dei portatori di interesse economico, non sono state ascoltate a tempo debito.  Dopo la pandemia del covid e  la guerra in corso Russia-Ucraina, i nostri politici hanno aperto gli occhi; ma purtroppo  siamo in ritardo.

Il Sen. Salvatore Pepe ha preso atto che il tema è molto sentito, visto la platea  molto qualificata rappresentata da ben quattro sigle. La loro presenza – ha aggiunto – è un alto valore alla ricchezza della politica che deve intervenire subito senza indugio.

Sen. Salvatore Pepe

L’Assessore regionale competente all’energia e all’Ambiente, Cosimo Latronico, nel prendere la parola ha dichiarato che la burocrazia ed i contenziosi in corso, sono indici negativi sul PIL. Ora bisogna rimediare, contestualizzando le azioni politiche. Il PNNR/Piano nazionale di resilienza varato mesi fa, non è più valido,  è carta straccia. Bisogna aggiornare il progetto di massima per l’approvvigionamento energetico. 

 

 

 

Bisogna coniugare le leggi con la transizione ecologica e gli obiettivi di raggiungere entro il 2050 gli standard del fabbisogno energetico nazionale, puntando al solare, all’eolico, al nucleare di nuova generazione privo di scorie radioattive e quant’altro.    

                             In primo piano a sinistra: l’Assessore Cosimo Latronico

L’ideologia – ha continuato C. Latronico – non può ostacolare la serenità  del mondo economico e civile. Certamente la burocrazia disincentiva gli investimenti con contenziosi biblici. Oggi bisogna dire grazie a tutti gli imprenditori che sono dei veri eroi nel nostro Paese; la politica li deve ascoltare. Compatibilità e sostenibilità sono due concetti dicotomici importanti nel processo delle rinnovabili. Nei prossini giorni inviterò una vostra delegazione a fare il punto della situazione. Sono pronto ad accogliere suggerimenti e ad organizzare un tavolo di concertazione presso il mio dipartimento, sicuro di trovare i giusti interlocutori per superare il carico  di lavoro ereditato dalle precedenti amministrazioni. 

Il Dott. Emiliano Pizzi, Presidente della Associazione Italia Solare Agrofotovoltaico ha presentato, attraverso delle slide, l’utilizzo dei terreni agricoli e come i pannelli proteggono le colture, in quanto consentono un duplice uso del suolo. Sono state fatte delle comparazioni con altri paesi, tra cui la Cina, la Francia e la Germania. L’Associazione Italia Solare ha proposto delle definizioni nella legislazione italiana per un equilibrato utilizzo del suolo mediante  pannelli, creando un protocollo d’intesa con un iter nella presentazione dei progetti.

L’Agrofotovoltaico ha aggiunto E. Pizzi – è una grande opportunità per il nostro Paese per decarbonizzare gli impianti  e salvaguardare le attività agricole. 

Il dott. Gianfranco Romano, presidente della Coldiretti Matera, ha detto che i temi di riflessione sono due: sovranità alimentare e sovranità energetica. Il PNRR è giunto in un momento favorevole per incentivare le attività agricole; gli imprenditori agricoli sono i soggetti principi più avvantaggiati con bandi di finanziamento fino al 50%. Una misura importante per chi vuole dotare di impianti energetici le proprie attività con reti speciali invisibili (film) per la produzione dell’energia elettrica. La tecnologia avanza.

Il presidente della 2. Commissione, Luca Braia, ha fatto presente che gli uffici regionali dell’Assessorato all’Ambiente sono al collasso, in quanto ha poco personale per istruire le pratiche progettuali delle rinnovabili. Oggi sono necessarie almeno 30 persone e non come attualmente uno staff costituito da un dirigente e 3-4 impiegati.

Non è mancata una nota di colore ad animare la conferenza. Dal pubblico si è alzato Antonio Avigliano, il quale senza mezzi termini ha denunciato il blocco delle pratiche presso la regione Basilicata; ha subito due anni di inferno  con la precedente amministrazione regionale – ha tuonato pubblicamente –  con rifiuto al dialogo. Insomma, che sia l’inizio di un nuovo cambiamento.

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