Cronaca e Politica, Politica nazionale

Taccuino Quirinale, il ritorno di fiamma del Mattarella bis

Dopo i senatori M5S anche un gruppetto di parlamentari dem non rinuncia

Come era prevedibile, la recrudescenza della pandemia e la difficolta’ dei partiti a trovare un candidato condiviso per il Colle, sta facendo riemergere l’ipotesi di rielezione di Mattarella, nonostante la nota ritrosia dell’interessato. A sorpresa, la maggioranza dei senatori del M5S che, lo ricordiamo, e’ il primo gruppo tra i grandi elettori, ha chiesto il bis di Mattarella. Ieri, sull’onda dei senatori M5S, anche un gruppo di deputati del Pd (Orfini, Ceccanti, Romano e altri) ha rilanciato il bis e ha addirittura proposto di cominciare a votare Mattarella subito, il 24 gennaio, sperando di rieleggerlo “a sua insaputa”, il che sarebbe clamoroso.

Le iniziative dei senatori M5S e dei (pochi) deputati piddini hanno irritato il Quirinale, perche’ Mattarella non puo’ essere “usato” come candidato di bandiera per contrastare altri candidati (Berlusconi e Draghi). E’ chiaro pero’ che un Mattarella bis risolverebbe molti problemi: stabilizzerebbe la situazione politica; rassicurerebbe Draghi a Palazzo Chigi; allontanerebbe il rischio di elezioni anticipate; consentirebbe di concentrare la politica sulla lotta al Covid e sull’attuazione del Pnrr; tranquillizzerebbe i Paesi nostri alleati e l’Ue, preoccupati che l’Italia riprecipiti nell’instabilità endemica. Le ovazioni con richieste di “bis” raccolte da Mattarella alla prima della Scala, alla prima di Firenze, alla Festa del Cinema di Roma e in tante altre occasioni, indicano che moltissimi italiani vorrebbero restasse al Quirinale

E’ noto che Mattarella – lo ha ripetuto anche commemorando i predecessori Segni e Leone – considera un eventuale bis come un’ inaccettabile forzatura della Costituzione, perche’ un doppio mandato di 14 anni (7 piu’ 7) configurerebbe una specie di “monarchia repubblicana”. Tuttavia, va ricordato che i Padri costituenti, se avessero voluto escludere il bis, lo avrebbero scritto in Costituzione. Sarebbero bastate sette parole: “Il Capo dello Stato non e’ rieleggibile”. Se non le hanno scritte e’ perche’ probabilmente pensavano che in certi casi il bis sarebbe potuto essere necessario. E forse siamo in uno di quei momenti. In altri sistemi, del resto, la rielezione del Presidente e’ del tutto naturale: in Germania il Presidente Steinmeier dovrebbe essere rieletto a fine mese. Negli Usa i Presidenti possono fare due mandati, per un totale di 8 anni; in Francia i Presidenti si sono ricandidati anche quando il mandato durava 7 anni (ora è ridotto a 5): Mitterrand e’ stato Presidente per 14 anni filati (1981-1995) e Chirac per 12 (1995-2007). Per non parlare dei capi dell’esecutivo: i 16 anni di Merkel e Kohl in Germania o i quasi 12 della Thatcher in Gran Bretagna. Quindi, pur comprendendo e rispettando le convinzioni di Mattarella, forse sarebbe opportuno che rimettesse la scelta al Parlamento: in fondo, anche lui e’ “un nonno al servizio delle istituzioni”.

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